21 apr 2008

Controcampo

Calcio come paradigma dell'Italia?
Perche' no?
Parlo di buonismo.
Vorrei focalizzare l'attenzione sulle tette della Canalis ma, per questa volta, la tettuta belloccia e' ispirazione intellettuale (???) del post di oggi.

Ieri sera guardavo la trasmissione Controcampo, si si, proprio quella su italia uno dove per farti vedere i goals ti indottrinano come ad un comizio di forza-italia.
Si parlava, come spesso accade, di errori (ed orrori) arbitrali quando la tettuta ospite ha sentito il dovere di esprimere che (parola piu' parola meno) "il Parma viaggia in zona retrocessione, quindi l'arbitraggio della partita e' stato scadente perche' troppo severo per una squadra messa gia' cosi' male".

Lascio da parte il mio pensiero tecnico e non entro nel merito, non ho visto la partita, lei (forse) si. Non sono un giornalista, lei (forse) si. Non ho le tette della Canalis, lei (...) si.

Ma se fossi un giornalista esprimerei al mio pubblico, e farei capire ai miei giovani (e non) e sbavanti telespettatori che un arbitraggio e' scadente quando fa schifo, che un arbitro che da un rigore da una parte ed uno dall'altra, sbagliando, commette due errori, farei capire a voce alta quanto stupido sia pensare che un arbitro debba avere un occhio di riguardo per quella squadra in difficolta'...

Dove finisce il buonismo e dove inizia l'indottrinamento?

7 commenti:

  1. Hence le tette della Canalis... L'utilizzo di una come la Canalis, pseudo-giornalista con la scollatura piu' profonda delle idee che nascono nel suo cervello, riunisce entrambi, buonismo e indotrinamento: elargisce i suoi pensieri da "dumb blonde" facendo pensare agli italiani che tutto va bene (e tutto andra' bene, finche' non decidera' a 40 anni, carriera "giornalistica" finita, di fare la sommozzatrice... per il rischio di esplosione) e rassicura il pubblico con le verita' sacrosante che elargisce perche' quello che esce dalla sua bocca, siccome e' in TV e quindi deve essere una in gamba (o meglio, quante volte avra' dovuto allargare le gambe per arrivare in TV!!) e' vero e "dottrina" da assorbire!
    Con veline quali giornaliste, ecco che la tv italiana coglie 2 piccioni con una fava...

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  2. Il problema non consta in quanto affermato dalla Canalis, perché chi è dotato di raziocinio, marchierà subito il suo discorso come una boiata e lo rimuoverà. Purtroppo però, ci saranno sicuramente persone che lo prenderanno per buono, perchè se l'ha detto in tv, vuol dire che qualche ragione ce l'avrà! Il problema quindi non è nel messaggio: chiunque ha diritto a sparar minchiate. Il problema sta nell'incapacità del telespettatore medio, di formulare un qualsivoglia barlume di pensiero indipendente, nella rinuncia a ragionare, delegando ciò alla televisione. Sfortunatamente, tale comportamento, frutto di un sistema educativo che ha sempre premiato la memoria, a scapito della capacità di ragionamento, si estende a larghissime fette della popolazione e, se si sostituisce elettore a telespettatore e partito a televisione, si comprenderà a pieno la tragicità di tutto ciò.

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  3. avete notato come sia sempre "l'italiano medio" il problema e noi non siamo mai medi?

    curioso vero? una community di "straordinari", di "eccezionali".

    sono sempre gli altri i medi. oh, per non parlare degli stupidi. poi ci sono i decerebrati, che sono degli amici stupidi degli altri medi.

    è un po' come quel servizio di tempo fa delle iene in cui alla domanda "hai mai tradito?" rispondevano tutte (era al femminile ma non cambierebbe molto al maschile, credo) di no. alla domanda se avevano una amica che tradiva rispondevano tutte di sì.
    o c'è un troione che conosce mezza italia o i conti non tornano...

    ...è solo una provocazione, ovviamente. uno spunto di riflessione. e un invito all'autocritica. generica e fuori dal circoscritto contesto specifico.

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  4. Bella PD! Raccolgo la provocazione e rilancio con la difesa della nostra "eccezionalita'" :-)

    Innanzitutto si potrebbe partire dalla definizione dei caratteri dominanti di un italiano medio, punto di vista soggettivo:
    - attenzione per i dettagli estetici,
    - spiccata sensibilita' per l'attrazione fisica,
    - coinvolgimento emotivo molto forte per una squadra di calcio,
    - gazzettaDelloSport-dipendenza,
    - teledipendenza,
    - teledipendenza associata alla scarsa lettura (eccezione gazzettaDelloSport),
    - teledipendenza e telefoniadipendenza,
    - teledipendenza e scarsa curiosita' alle culture ed informazioni non omologate,
    - scarsa attitudine verso un uso consapevole della tecnologia (soprattutto informatica),
    - evadere le tasse,
    - lamentarsi per la scarsita' dei servizi statali.

    Non vado avanti per non farmi accusare di ... razzismo, ed onestamente in questo ritratto non mi riconosco, come non riconosco te e gian luca e la maggior parte dei nostri amici.

    Non conosco di persona Moky, Aelys ed Alan, ma in qualche modo rompono uno schema con il ritratto di sopra: scrivono un italiano corretto e sono in grado di argomentare e contribuire a discorsi piu' profondi rispetto alla partita dell'inter e le tette della Canalis (rispetto, comunque!).

    La provocazione mi e' piaciuta, del resto tra le persone che conosciamo non ce n'e' uno che sia uno che abbia votato per Berlusconi, eppure uno su due lo ha fatto... :-D

    L'invito all'autocritica lo raccolgo, ma culturalmente mi sento diverso, e sono sicuro che anche tu ti senti spesso diverso dalla "so called" massa!

    Enjoy,
    JJ

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  5. sono felice che tu abbia colto il lato provocatorio e lo spunto di riflessione.

    in realtà mi sono così tanto colpito da solo che mi sono risposto in un post nuovo di zecca da me.

    nel mentre, per alimentare questo thread anche a vantaggio di chi arriva qui ma non ha voglia di arrivare sin da me, ti suggerisco questi spunti:

    - spiccata sensibilita' per l'attrazione fisica,
    => "le tette della Canalis (rispetto, comunque!)"

    - lamentarsi per la scarsita' dei servizi statali.
    => il tuo post successivo...e molti di quelli passati

    - coinvolgimento emotivo molto forte per una squadra di calcio,
    => ehm...controcampo lo guardavi solo per le tette della Canalis? attento che se rispondi di sì Simo ti evira, se rispondi di no ti fotti da solo...

    negli altri, in effetti, non ti ci vedo neppure un po'

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  6. Diciamo che controcampo lo guardava per me e io non lo guardavo per le tette della Canalis :D!
    Però devi ammettere che 2 tratti su 4 ci possono stare, o almeno per me per non sentirmi comunque un italiano medio...
    Mi è chiaro il senso della tua provocazione ed hai ragione, però spero fosse solo questo, perché io non ritengo la maggior parte delle persone con cui ho affinità (compreso te) "l'italiano medio"!
    Credo che sia innegabile l'attenzione al futile che dilaga in Italia e penso fosse questo quello che intendeva Mark e Berlusconi è il mago del futile!
    Abbracci&baci

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  7. sì, sì, tranquilla. volevo solo notare come a volte siamo tutti italiani medi, senza neppure pesarci, senza rendercene conto se non facendo della non facile autocritica a posteriori.

    e come lo siamo nelle azioni più esplicite, lo siamo anche nei pensieri e nei modi di fare. a volte, certo, ma proprio perchè ci sono caratteristiche comuni da cui poi molti deviano, spostando l'attenzione dei singoli alle masse sono le caratteristiche comuni ad emergere. caratteristiche che, chi più chi meno, tutti abbiamo.

    tutto qui.

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