26 giu 2007

Una colpa per Caino.

Quando scrivo un post spero sempre (o quasi) che dal mio spunto possa nascere un confronto. Dal confronto con idee diverse sento di arricchirmi.
Capita a volte che idee o concetti che non avevo mai preso in considerazione mi colpiscano, in questo caso con una violenza inaudita...
In questo post esprimevo, con tanta rabbia, quanto mi sembrasse ingiusta la clemenza per Priebke.
Bene, in linea di massima non cambio idea. Laura però ha aggiunto in coda questo concetto (immagino cristiano, ... sbaglio?) della pietà per caino.
Condannare la colpa ma dimostrare pietà per il colpevole.
Si possono leggere queste parole con leggerezza e superficialità, può essere molto facile parlarne senza esserne coinvolti, esattamente come si possono rifiutare a prescindere, irrigidire il cuore e chiudere la ragione inorridendo alla sola idea di perdonare un pedofilo, per esempio.
Dalle parole di Laura, però, sono nati dei dubbi... e se, e se ci fosse sofferenza nella colpa? E se ci fosse sofferenza nella vendetta? E se fosse tutto inutile?
Il codice civile pone nell'ipocrisia del carcere come rieducazione (quando va bene) fino alla pena di morte come redenzione di una colpa di fronte alla società. Nonostante 10k anni di storia non siamo ancora riusciti a pensare un modo di recuperare un delinquente... questo mi fa pensare.
Si può condannare un gesto senza condannare (fisicamente o psicologicamente, a morte) l'autore?
Davanti a me si aprono una serie di paradossi: siamo sempre alla ricerca dei responsabili. Vogliamo mettere dei responsabili di fronte alle loro colpe. Ma a quale scopo? Per farli pagare, direi senza peli sulla lingua.
Si tratta solo di questo o c'e' dell'altro? Se è solo per farli pagare, siamo sicuri, in questo modo di condannare, ad esempio il crimine stesso? E cosa facciamo? Chiudiamo una persona in carcere per tutta la sua vita per condannare il gesto o per condannare l'autore?
Torno all'origine del post: in assenza di una risposta mi irrigidisco di nuovo, Priebke deve restare prigioniero. 90 anni o 18 fa lo stesso, se la società ferita, chiede al responsabile il dazio, e lo chiede a sessant'anni di distanza perchè il responsabile in questione è scappato, allora così sia. Non è colpa dell'Italia se Priebke si è nascosto per sessant'anni. Avrebbe potuto farsi trovare prima e processare prima, anche farsi condannare a morte, visto che ha votato tutta la sua vita a questa ideologia.
I dubbi però, quelli restano. Di quale giustizia stiamo parlando? Vendetta? E soprattutto, perchè?

21 giu 2007

"tu sei un peccatore e finirai all'inferno!"


Con questa sentenza si è chiusa la mia serata con gli amici.
Contestualizzo il tutto con un'allegra provocazione ai predicatori di "Una Chiesa Evangelica Libera": noi andiamo in S. Lorenzo, loro ci danno un volantino, noi leggiamo il volantino, noi restiamo perplessi, noi andiamo a parlare con queste persone.
Non voglio approfondire i temi che abbiamo affrontato, voglio invece ricordare qualche chicca:
[si parla di evoluzione]
predicatore:"... quindi secondo te noi siamo un prodotto dell'evoluzione? Quindi secondo te un pesce diventerà come l'uomo???"
Maurizio (entrata a gamba tesa): "ma cosa cazzo ne sai? dagli due milioni di anni e vediamo cosa succede!!!"

[si parla di scopo della vita]
predicatore(a questo punto decisamente teso): "ma se non credi nell'aldilà, che senso ha la vita?"
Simona (incazzata perchè ridotta ad un colabrodo dalle zanzare): "Io vivo in funzione della vita, non in funzione della morte!"
predicatore: [silenzio... incassa il colpo]

[Siparietto riportatomi da Maurizio, avvenuto nelle retrovie degli evangelici, la discussione stava scadendo nel nozionismo puro, ma ho 14 anni di studio della torah alle spalle e tutto sommato non me la stavo cavando poi così male]
"ma è ebreo???" [TERRORE]

Fino alla conclusione nel titolo del post.
[si parlava del mio essere ateo, e della salvezza attraverso la fede, indipendentemente dalle opere]
predicatore: "... perchè tu sei nato nel peccato ed io oggi ti stò evangelizzando, sta a te decidere se abbracciare cristo o meno"
io: "bèh, messa così non penso di poterlo accettare, se parliamo delle sue (Gesù) idee e del suo essere uomo sfondi una porta aperta, nulla da ridire sulla grandezza delle sue idee, se me lo presenti come un salvatore e come l'unica via percorribile ti rispondo che per esempio potrei decidere di abbracciare una fede altrettanto valida come quella ebraica, per la mia salvezza"
predicatore[oramai stizzito, e noi sul punto di andare via]: "ed allora come pretendi di avere la tua salvezza"
io: "a prescindere dalla mia fede mi considero una brava persona, cerco di non danneggiare il prossimo, e mi ci incazzo un pochino se un pluriomicida venisse accolto nel regno dei cieli per il suo VERO pentimento (senza ironia o sarcasmo da parte mia) in punto di morte, lo considererei troppo ... crudele, appunto"
predicatore:"Gesù cristo è l'unica via, lui conosce il tuo cuore e vuole che tu lo accetti, tu non puoi definirti una brava persona priva di peccato perchè nasci peccatore (ma ancora con questa storia??? NDA), anche se non ammazzi e non rubi sei orgoglioso, presuntuoso..."
io:"messa così, non lo posso accettare"
predicatore: "...allora come pretendi una salvezza? SEI UN PECCATORE E FINIRAI ALL'INFERNO!"

UH.

Non vorrei dire, ma all'inferno ci sono già finito, se trovo una macchina fotografica vi mostro il nostro cesso, quello dell'ufficio: c'è la tazza e c'è lo stronzo, non manca nulla, c'è lo stronzo accanto alla tazza!!!

Anche per questa volta, ENJOY!
JJ

20 giu 2007

... ma se siamo amici allora fammi la fattura, brutta merda!



Guardate cosa ho pescato, una vera chicca con una verità indelebile: in Italia, non c'è mai un responsabile...
Enjoy! (questa volta per davvero)
JJ

19 giu 2007

Roma città aperta... quanto il vaticano...

Fervono i preparativi per le ferie, quindi mi informo con occhio e cervello distratto. Purtroppo le mie origini (ed il condizionamento che esse mi hanno lasciato in eredità) mi evidenziano in giallo fluorescente alcune notizie.
Priebke ha ottenuto l'esenzione dai domiciliari per motivi di lavoro.
GU?
Priebke, ex capitano delle SS può lasciare la sua prigione (????) nel domicilio romano (mica regina coeli, una casetta romana... per dirla tutta, io non me la posso permettere una casa a roma, neppure in affitto!) per motivi di lavoro (!!!!!).
GU???
Insomma, la notizia è stata vera per almeno un giorno (oggi pare che non sia più così) ma a volerla leggere proprio superficialmente offre tantissimi spunti.
Va bene la pietà ed il non serbar rancore, ma già che quel vecchietto si goda un soggiorno romano invece di una giusta prigione mi fa accapponare la pelle; indipendentemente da quanto piccolo sia il pesce e quanto piccole le sue responsabilità nella strage.
Se proprio proprio mi devo allontanare dalle mie origini per far posto alla legislativa razionalità potrei polemizzare con:
- il suo datore di lavoro non poteva assumere un nostro giovane disoccupato invece di un vecchio (ha 90 - novanta - 4x20+10 - 100-10 dico NOVANT'ANNI) tedesco???

Di che mi sorprendo oramai? Del resto un reduce della wermacht è il... PAPA, vuoi non avere pietà di uno che ha solo eseguito gli ordini? Questo Mastella proprio non me la dice giusta!

Enjoy,
JJ

12 giu 2007

zero virgola otto

Ieri mi è caduto l'occhio su un'esternazione di Montezemolo. Si è lamentato come al solito della pressione fiscale sulle aziende (il classico ruolo, il classico gioco delle parti) e ... (udite popolo) ha puntato l'indice contro gli evasori.
Dichiarazione eticamente corretta e politicamente super-partes, sacrosanta oserei dire.
Non mi stancherò mai di esprimere tutto il mio odio e tutti i migliori auguri di una morte in sofferenza per gli evasori fiscali.
Se da un lato l'uscita di Montezemolo mi ha fatto piacere, dall'altro mi fa pensare a tutte quelle volte che le istituzioni hanno preso impegni contro l'evasione fiscale, salvo poi firmare leggi e corollari ad personam per proteggere il sistema.
Mi tengo quindi strette le parole del prez di confindustria (ma io sarei... rosso, come sono caduto in basso!!!) come una piccola speranza, la speranza che esistano ancora in Italia figure potenti ed influenti in grado di lavorare per l'orticello comune.

7 giu 2007

ancora un po di cinema

Ciao a tutti (che poi siete sempre i soliti noti :-p) e grazie per aver partecipato al post sul cinema, fantastico: oltre 10 commenti... aver tolto la politica ha portato una ventata di partecipazione inaspettata!
Non ci casco, non ci casco (non parlo del governo), anche se i giornali sono pieni di spunti la politica starà ancora fuori da questa piazzetta telematica.
Ultimamente la mia dolce metà è riuscita a stare sveglia ben oltre le 21:00, questo ci ha dato la possibilità di guardare un sacco di film ultimamente. L'ultimo visto è stata una grande sorpresa: La Stangata. Un vecchio film (1973) con attori giovani e bravini :-p (Paul Newman e Robert Redford).
Ammetto la mia ignoranza: non lo avevo mai visto, ed a causa del rifiorire del genere (Ocean's 11,12,13-Italian Job-su tutti) ho voluto ripescare un po di storia.
Per un sacco di spunti e per l'ingenuità dei personaggi mi ha ricordato tantissimo l'antenato italiano (I Soliti Ignoti) di quindici anni più vecchio; fatta eccezione per l'ovvio lieto fine (pulito dall'amaro dei Soliti Ignoti).
Quello che però mi ha colpito maggiormente è stato il ritmo, e le pippe che ne sono scaturite.
Anni fa, i film erano molto più lenti, più brevi e più intensi dei film attuali.
Questo è un fatto del quale ho iniziato ad accorgermi all'uscita di Episode III, quando la mia dolce metà mi regalò il cofanetto della vera trilogia. Riguardando Guerre Stellari mi sono reso conto di quanto fosse lento, se paragonato ai ritmi frenetici della seconda trilogia. Ma qui c'è il trucco. I film erano anche più corti e, nonostante il poco dettaglio delle azioni, avevano più storie da raccontare.
Il paragone vecchio/nuovo mi ha colpito come un sasso perchè ho visto La Stangata dopo aver ri-visto Ocean's Eleven.
Onestamente non saprei cosa mi piace di più... certo i ritmi lenti creano pathos e tensione (Hitchcock in questo era un grandissimo), ma quando il film è brutto rischi una dormita colossale mentre per esempio, per quanto brutto può essere, un film d'azione dei giorni nostri difficilmente ti annoia fino al sonno (vabbè, mi sono addormentato su Matrix, ma era la sesta volta che lo guardavo e soprattutto il secondo non era ancora uscito :-P )
Enjoy,
JJ

4 giu 2007

three, is the magic number?

Di trilogie si parla da tempo ed io percepisco questo periodo cinematografico come caratterizzato e scandito dall'uscita delle grandi saghe hollywoodiane.
Per la verità il fenomeno non è recente: Star Wars, Indiana Jones, Superman, Ritorno al Futuro, Evil Dead e le grandi saghe horror (Freddy, Jason, Michael Myers,...) sono qui a dimostrarcelo. Probabilmente il fenomeno si è trasformato: inizialmente queste saghe partivano con un filmetto senza troppe pretese per poi cavalcare l'onda di un successo al botteghino. Star Wars, forse, è proprio l'eccezione che conferma la regola!
Mi sono imbattuto recentemente in Spiderman III ed il terzo capitolo dei Pirati di Jack Sparrow. Stendo un velo pietoso sull'ultimo (per ora) episodio di Jack ed i suoi inverosimili compagni.
Allora mi voglio divertire (con voi) a ricordare qualche saga cinematografica, chissà che non ne escano spunti e citazioni :-)
Inizierei con quelle già citate: la VERA trilogia di Star Wars e quella involontaria di Indiana Jones come esempi di saghe ben riusciti.
Mi ricordo della trilogia di Ritorno al Futuro come un esempio maldestro di spremere lo spremibile da un soggetto originale ed innovativo.
Nel suo piccolo anche Stallone ha dato il suo contributo: Rocky è proprio l'esempio lampante di come il soggetto appassionante possa originare risultati a dir poco controversi (nella mia personale graduatoria direi bellissimo, scarso, scandaloso, sfizioso, non visto, evitato); e di come un soggetto interessante possa venir sviluppato solo nella direzione del botteghino (gran bel film Rambo, peccato per le continuazioni).
La mia carellata di saghe non può prescindere da quella che per me è stata un'autentica folgorazione: Alien. Gli incubi disegnati da Giger mi hanno sempre affascinato, ad ogni modo, nel suo genere, ogni film ha aggiunto qualcosa, anche quando la storia proprio non reggeva.
Anche i già citati Morti Cattivi, di Sam Reimi, sono una vera stella nell'universo horror; zio Sam, che ci ripropone Spiderman: nuovo esempio di saga ben riuscita, dal mio punto di vista barando: avendo alle spalle oltre quarant'anni di pubblicazione ed il padre ancora in vita, diventa facile raccogliere idee e belle storie, per spendere palate di soldi in tre (per ora) episodi.
Resto nel giro dei registi A+, e ci metto il buon Kevin Smith, che, aiutato dai suoi Jay&Silent-Bob ci ha regalato delle autentiche perle cinematografiche (anche se non so quanto si possa parlare di vera e propria saga).
Purtroppo per noi ci siamo sorbiti Schwarzy nel triplice Terminator (bello ed originale il primo, ma degli altri che cosa ne pensate?), fortunatamente posso ricordarmi del duplice film-muto Conan (Barbaro e Distruttore) che non ha mai visto il terzo capitolo (che dire, i primi due mi piacciono un sacco, ma non sarei stato pronto al terzo :-D ).
Bello scriverne: mi è appena tornata in mente quella macchiaccia di Er Monnezza :-)))
Con questa immagine vi lascio la parola, e magari ne aggiungo altri più avanti!
Enjoy,
JJ

1 giu 2007

...soccer in my head, 3!


Invecchio.
Ieri sera terza partita a calcio (stavolta calcetto) e secondo infortunio... mannaggia.

Scrivo il post senza molto da dire (in realtà qua è stato detto davvero MOLTO!), mi devo decidere ad aprire al pubblico (ed aggiornare) la mia galleria fotografica, giusto per fare silenzio, a volte...

Nel frattempo pubblico questa (scattata ad un trampoliere a Roma), che è stata uno dei miei primi esperimenti con le diapositive, mi piace un sacco! :-)