23 gen 2010

Marina

Pensate discretamente profonde le faccio anche io, la differenza con Woody Allen sta nel fatto che le mie non vertono solo sulle hostess svedesi; e dato che non mi voglio ricordare della settimana appena passata come uno dei momenti piu' bassi del mio inizio di seconda meta' della vita, impegnero' questo spazio con un libro.
Anche un libro.

Gia' reputo curioso dedicare il mio primo post acculturato in questo modo, da quando scrivo sul blog di libri ne ho letti parecchi, alcuni anche molto belli - ben piu' belli di Marina. Forse la settimana fantozziana appena trascorsa e' la scintilla per questo post.

Nel momento in cui scrivo dovrei essere proprietario di un piccolo tre locali in centro a Nizza, gli operai avrebbero dovuto gia' aprire tutti i muri, dovremmo essere in compagnia di amici meneghini a sorseggiare pastis approfittando della giornata soleggiata... Capirete dal tono che nulla di tutto questo accade: il giorno del rogito e' passato mentre l'attuale proprietario di casa e' sparito da qualche parte fuori dalla Francia, gli amici meneghini sono raffreddati in mezzo alla pianura Padana, mia figlia pure - non in pianura Padana ma qua accanto a me.
Rabbia, frustrazione, consapevolezza di trovare sempre una soluzione - ma a quale prezzo?

In questo stato d'animo mi capita per le mani (e solo perche' unico sopravvissuto all'inscatolamento) questo bel libro rilegato, con una foto meravigliosa in copertina, di autore sconosciuto (scopro ora - solo per me) - tale Carlos Ruiz Zafon.

Non sono capace di scrivere una critica letteraria seria, la storia tiene, la scrittura (o meglio la traduzione) scorre, stop, finisce qua...

A Barcellona ci sono stato due volte e non mi ha colpito particolarmente. Le storie d'amore mi annoiano (spesso - eredita' de I Promessi Sposi). Le avventure no, mi piacciano. L'orrore mi appassiona. Il suo stile e' un bluff - alla Sepulveda, la semplicita' e la facilita' di lettura davanti a tutto.

Risultato: libro finito in una decina di ore. Impossibile pensare ad altro (che non riguardasse l'internamento in un manicomio del padrone di casa svanito) da quando l'ho finito. Non mi era mai successo in eta' adulta di finire un libro e di non essere a mio agio, come se mancasse qualcosa - qualcosa che non quadra.
La storia si svolge in una citta' oscura, ostile, affascinante, poetica; popolata da mostri umani e non che evidentemente hanno bazzicato il background dell'autore (oltre che il mio); domande, domande, domande - poche risposte date e troppe alle quali possiamo rispondere solo noi.

Non saprei ora se andare avanti alla scoperta dell'autore: l'Ombra del Vento pare essere il suo romanzo piu' famoso, i best seller mi spaventano.

In attesa di ottenere risposte notarili e legali, ha costituito una distrazione piacevole - fortunatamente questa settimana e' finita, ora mi aspetta una bella cascata di mocciolo infantile, domani sera il derby e lunedi' gli sfotto dei cugini (troppi).

Enjoy!
JJ

20 gen 2010

dell'amore dell'ammorre





Non so voi, ma a me, questa storia del partito dell'amore, la squadra dell'amore, il presidente dell'amore - ecco, ha già rotto un bel quattro quarti di testicolume assortito.
Con tempismo morboso, all'indomani di una mia timida apertura per il remoto entusiasmo rossonero, subire questo uno due Galliani/campioneAmatoRonaldinho sul tema dell'amore mi ha fatto rimpiangere il devoto Kakà migrato a Madrid per far piacere a dio... E devo ancora sperare in quel che resta della dignità dei Moratti per impedire che lunedì, all'indomani della prevedibile vittoria dei cugini, esca su Sport Magazine il servizio fotografico su Moratti (Massimo), vestito come Socrate, in versione MJ con Balotelli, Mou e Santon vestiti da cherubini ai suoi piedi.

Come risposta, nelle orecchie mi si riversano Ton(e)s of Hate.
Leggo le prediche amorose del PdC in carica, ..., se posso permettermi di criticare chi gli scrive i discorsi, beh - ne più ne meno di una squallida sessione di leadership di infima qualità.

Amore per cosa poi?
Amore per l'Italia? Amore per le istituzione? Per la Famiglia?

L'amore così è dimostrato da alcuni individui che pieni di buona volontà tengono in piedi quel che resta delle istituzioni, dimostrano quotidianamente amore per il cittadino, pagano tasse, assumono regolarmente impiegati, arrestano delinquenti, altri li condannano, informano dei fatti o insegnano nelle scuole e nelle università, cercano forse di cambiare il paese e danno l'esempio. Alcuni perdono, si rialzano e ricominciano da capo, altri perdono tutto ed altri ancora perdono la vita - spesso per colpa di chi non prova amore per loro.

Per parlare di amore in questi termini - come il motore del mondo, bisogna provarlo: contestualizzando Mr.B. nell'amore per il suo ego, la figa, il potere, i soldi - allora diventa credibile - il partito da lui rappresentato (e creato) è, si, il partito dell'amore per l'individuo B., l'amore per la figa, i soldi, il potere.

Resto profondamente convinto che sia l'amore a muovere gli esseri umani (e forse non solo - o meglio esteso agli animali in grado di realizzarlo), basta definire bene il termine amore, spiegare bene cosa si ama e poi non abusarne... questa squallida sessione di leadership mi ha lasciato uno spiacevole amaro in bocca, un'occasione persa per vincere il derby, qualunque sia il risultato finale.

Enjoy,
JJ


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