19 giu 2007

Roma città aperta... quanto il vaticano...

Fervono i preparativi per le ferie, quindi mi informo con occhio e cervello distratto. Purtroppo le mie origini (ed il condizionamento che esse mi hanno lasciato in eredità) mi evidenziano in giallo fluorescente alcune notizie.
Priebke ha ottenuto l'esenzione dai domiciliari per motivi di lavoro.
GU?
Priebke, ex capitano delle SS può lasciare la sua prigione (????) nel domicilio romano (mica regina coeli, una casetta romana... per dirla tutta, io non me la posso permettere una casa a roma, neppure in affitto!) per motivi di lavoro (!!!!!).
GU???
Insomma, la notizia è stata vera per almeno un giorno (oggi pare che non sia più così) ma a volerla leggere proprio superficialmente offre tantissimi spunti.
Va bene la pietà ed il non serbar rancore, ma già che quel vecchietto si goda un soggiorno romano invece di una giusta prigione mi fa accapponare la pelle; indipendentemente da quanto piccolo sia il pesce e quanto piccole le sue responsabilità nella strage.
Se proprio proprio mi devo allontanare dalle mie origini per far posto alla legislativa razionalità potrei polemizzare con:
- il suo datore di lavoro non poteva assumere un nostro giovane disoccupato invece di un vecchio (ha 90 - novanta - 4x20+10 - 100-10 dico NOVANT'ANNI) tedesco???

Di che mi sorprendo oramai? Del resto un reduce della wermacht è il... PAPA, vuoi non avere pietà di uno che ha solo eseguito gli ordini? Questo Mastella proprio non me la dice giusta!

Enjoy,
JJ

6 commenti:

  1. Sei quasi la prima persona che sento (a parte i nipoti dei morti) che non pensa che un vecchietto di 90 anni paossa essere lasciato stare (a parte che lavorare non è poi un premio, tanto meno a 90 anni).
    non è pentito, lo so. ma era un militare, e di un'altra epoca e di un'altra nazione.
    che la guerra sia uno schifo è vero... ma perchè nessuno dei partigiani si è fatto avanti a dire sono stato io? io non difendo lui ma neppure loro, sono altrettanto colpevoli... e in più vigliacchi.

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  2. scusa, non volevo mettere un commento anonimo, ma non ho ancora tanto ben capito...

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  3. ... forse perché il fatto di avergli dato un lavoro è solo pretestuoso per evitargli anche gli arresti domiciliari, dopo che non sono riusciti a chiuderlo in un carcere appunto proprio perché troppo vecchio?
    Sono d'accordo con Mark... vengo da una città dove l'operato di queste persone di un'altra nazione, appunto, è evidente e si palpa: ho visitato le fosse ardeatine quasi una volta all'anno ed ho fatto più di una visita al vecchietto torturato dalle SS delle carceri di Via Tasso, l'avrei resa una gita obbligatoria per tutti gli italiani e tutti i tedeschi per farsi descrivere dal vivo cosa significa avere denti e unghie fatte saltare dalle punte di baionette e nocche delle mani spaccate... non riesco e non voglio perdonare, quando mi si metterà davanti alle stesse colpe documentate dei partigiani o di chiunque altro proverò lo stesso senza attenuanti di epoca o di situazione storica...

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  4. Vedi Laura, ovviamente la guerra è crudele e non si può biasimare un soldato che non disobbedisce. Penso anche che non serva ora spostare il discorso sui partigiani colpevoli di atrocità, sono esistiti, e come hai detto tu, la guerra è guerra. Quello che li distingue, come sempre, è la linea di separazione tra la vittoria e la sconfitta. Ed al vincitore, lo sappiamo, viene concesso di scrivere la storia.

    Quello che penso di questa brutta storia è che il libero arbitrio esiste, e la diserzione pure. Se Priebke come Ratzinger, avessero avuto abbastanza schifo di ciò che veniva loro propinato avrebbero avuto la forza di non farsi arruolare, avrebbero avuto la forza di disertare e forse anche di morire pur di non far parte di questo schifo.
    Ratzinger ha disertato nel 1944, Piebke, a guerra persa, ha massacrato innocenti.
    Non discuto il gesto di Priebke e non vedo il merito di Ratzinger. La guerra è guerra e buono o cattivo che tu sia sei un essere umano e farai tutto il possibile per riportare a casa la pelle.
    Pretendo però l'assunzione di responsabilità. Priebke ha scelto di non uscire, forse ha firmato lui stesso la condanna a morte per quelle persone.
    E' scappato. Non ha pagato. Se ora è il momento per lui di pagare, bene, così sia.
    Riguardo al mio astio verso questo papa ed i politici baciachiappe che lo seguono, posso solo aggiungere che la stessa indigniazione esternata da Mastella in occasione di Priebke, l'avrei gradita dalle alte sfere democristiane in occasione della fumata nera dal Vaticano...

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  5. mi fanno notare che si tratta di fumata bianca :-P
    mi sento come Paolo Bitta... quando i duri iniziano a giocare, ..., i duri iniziano a giocare!

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  6. ti do perfettamente ragione.
    io credo che se in quel momento avesse capito (o meglio avesse voluto capire) si sarebbe forse comportato in altro modo.
    ma quello che volevo dire è che sono passati sessanta anni. dovrebbe lo schifo verso un comportamento (e una ideologia), odio e disprezzo che non deve venir meno, passar sopra alle persone. ha pagato, mi pare, con 60 anni di prigione.
    Non sono sicura che sia comunque pentito,neppure adesso e questo non mi piace, ma ha 90 anni...
    pietà per Caino...
    e per tutti i Caini di tutte le ideologie... dopo così tanti anni.
    il rancore deve essere contro le azioni, perchè non si ripetano, non più contro i peccatori.

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