3 feb 2008

US post


(Per i vostri occhi: 02/02/2008 - tramonto a Laguna Beach - foto gentilmente concessa da JMN - MERCI BIEN!!!)
La mia permanenza negli States si allunga di una settimana.
Approfitto quindi di questa domenica mattina per scrivere qualche pensiero in liberta' su questa esperienza!
Sono partito pieno di idee - preconcetti se vogliamo definirli per quello che sono. Impressioni positive e negative sullo stile e sull'immagine che gli US proiettano di loro stessi al mondo. Forse sono atterrato in uno stato (Republic of California... giuro che si chiama Republic of California) particolarmente felice: il clima, l'oceano, il tenore di vita MOLTO alto uniti ad una qualita' alimentare particolrmente sana ne fanno sicuramente uno dei posti piu' belli al mondo. Per darvi un'idea del contesto, i republicani californiani passano per essere piu' progressisti dei democratici del Texas (e ci vuole poco).
Onestamente penso che dall'Europa e da Europeo non si possa capire lo spirito di questo mondo cosi' diverso dal nostro. La prima impressione che ho avuto, confermata dalla permanenza e' l'assoluta mancanza di limiti. Nessun limite negli spazi, strade da 8 corsie, distanze siderali, filetti da mezzo kilo (NY Strip) e barattoli di latte da 3 litri... Davvero non c'e' limite, leggo che 50 milioni di americani non hanno la copertura assicurativa, non solo il numero e' raccapricciante, ma si parla di quasi il 30% della popolazione: i datori di lavoro sono pronti a raddoppiare lo stipendio ai lavoratori che si fanno un'assicurazione privata che non gravi sulle casse della societa' (no comment).
Per capire lo spirito di questo posto non mi basterebbero 50 anni, ma non posso fare a meno di notare che non mi sento straniero (del resto tra cinesi, giapponesi, messicani, italiani, arabi, indiani-rossi-e-marroni, afro-blacks, aussy, scandinavi il concetto di multietnico assume connotati di avanguardia), anzi, spaesato dall'attitudine socievole della popolazione (indigeni si fa per dire): sorridenti, gentili e (non da poco) con tanta voglia di parlare, conoscere... Certo che quando si parla di politica hanno delle idee quasi imbarazzanti, il concetto di societa' civile sembra loro estraneo, ma stare in mezzo alla loro campagnia elettorale e' un bell'esercizio di democrazia che consiglierei forte ai nostri politici! Un altro bell'esempio di quello che puo' regalare (quel che resta del-) l'american-dream e' una giovane cinese quarantenne come partner del progetto, un indiano (marrone) poco piu' vecchio vice partner ed una donna (indefinita l'eta' e la provvenienza) come super mega presidente della divisione per la quale lavoro... ve lo potete immaginare in Italia (onestamente penso che a questi livelli anche in Francia sarebbe difficile) :0))) lol
Qualche giorno fa un mio amico (alto e pelato) mi ha definito un divoratore di "novita'", e' vero, da buon ebreo-errante nel mio dna e' rimasta l'attidune al viaggio - e mi piace muovermi in questo mondo con gli occhi grandi di un bambino affamato di novita' (questa attitudine condiziona sicuramente la mia prima impressione).
Purtroppo i ritmi di lavoro sono incessanti e non mi posso godere come vorrei questa gita fuori porta, che comunque mi sta regalando emozioni e pesaggi ricchi di contrasti: del classico giro Beverly-Hills/SantaMonicaBlvd/VeniceBeach/Hollywood avrei poco da raccontare, bisogna passarci e vedere per crederci. Spostandosi (ma tanto, davvero tanto, questa citta' non finisce mai!) fuori si arriva vicino alla frontiera messicana, deserto, montagnie rigogliose ed una costa frastagliata/rocciosa/spiaggiosa fa da cornice ad un monumento della mostruosa crudelta' che fa da base a questa nazione: una missione spagnola-gesuita dei primi del 1700, missionari sulla carta, schiavisti e sterminatori nella realta'. Le rovine sono affascinanti e cariche di storia (sangue&chiesa), belle e conservate come il set del telefilm di Zorro. La flora e la fauna incredibili: dai colibri' che succhiano il nettare di fiori fantasiosi alle foche che giocano con le onde del pacifico in spiaggia, accanto ai surfers californiani... e come non citare DisneyLand? Sembra di entrare in un sogno, tornare bambini e sognare!
Tutti cliche' che chiunque puo' raccontare, semplice sulla carta, esagerato (come da introduzione) all'esperienza!
In attesa di poter tornare ed abbriacciare dolce meta', tanta Enjoy a tutti quanti!
JJ

4 commenti:

  1. interessanti le tue riflessioni :)

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  2. Grazie per il commento e benvenuto!
    JJ

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  3. Io sono dall'altra parte della costa, Massachusetts, Boston. Belle riflessioni le tue. Ti ho inserito nella raccolta che sto facendo dei bloghettari italiani in america sul mio di blog.marina

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  4. Mark dovresti cambiare mestiere e fare o lo scrittore o il politico.
    Moses

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