14 mag 2007

family&gay

Faccio ordine nei miei pensieri:
- la polemica sui dico/pacs mi lascia perplesso;
- per quanto nobile, si sta polemizzando e bloccando il lavoro di un governo per, almeno qua evitiamo l'ipocrisia, la minoranza omosessuale dei cittadini italiani;
- i cittadini italiani hanno gli stessi diritti?
- secondo me si;
- Io, Simona, i pennuti, siamo una famiglia. Che le istituzioni laiche e/o religiose lo accettino o meno.

Ieri in treno però mi sono ritrovato coinvolto (nolente, molto nolente) e confuso tra gli esseri umani di ritorno dalla manifestazione.
Non ho potuto evitare di osservare, pensare, giudicare.

Li ho osservati, e nascosto dietro le mie cuffie ho afferrato pezzi di discorsi. Discorsi di chi è di ritorno da una piacevole gita in una città d'arte. Non una parola su quanto erano andati a richiedere alle istituzioni.

Li ho osservati, ascoltati, e mi sono stupito: nessuno, nessuno intorno a me, ha protestato per il ritardo del treno, nessuna protesta per l'aria condizionata non funzionante, nessuna protesta per un cesso rotto, nessuna protesta per servizio di rinfresco che non è passato (treno t-biz, non locale, dovrebbe essere il fior fiore della milano-roma ad alta velocità).

Ho pensato.

E' iniziato un volo pindarico che è stato un cocktail di misticanza misantropica e qualunquismo da spiaggia: possibile che queste persone vestite bene (camicia e pantaloni eleganti per viaggiare), che leggono libero ed il giornale, possano irritarsi all'idea che due culattoni (a priori, per quello che ne so, anche i culattoni pagano le tasse) possano avere il diritto a formalizzare la loro unione ma puttana troia non hanno nessun problema a tirarsi fuori l'uccello per pisciare in un cesso maleodorante che a confronto il cesso peggiore di tutta la scozia è una suite imperiale?
Allora penso che il problema non siano loro, il problema è insito in una differente sensibilità: secondo me sarebbe evidente persino per un paramecio che il reale problema della famiglia è la mancanza di una politica, un sostegno, da parte delle istituzioni. E sarebbe altrettanto evidente, sempre al paramecio di cui-sopra, che se Io e Simona oppure i due culattoni lassù potessimo formalizzare la nostra famiglia, a lor signori, già formalizzati, NON CAMBIEREBBE UN CAZZO!

Non per loro.

Perchè non riesco a capire? Perchè non ce la faccio proprio a stare zitto? Non sono capace di non incazzarmi di fronte a questo festival di ipocrisia dal livello intelletuale di un bradipo scemo?

4 commenti:

  1. sono grosso modo d'accordo sulla linea, però, a onor del vero, bisogna dire che i PACS o DICO che dir si voglia, costano a tutti. non è solo un'operazione di giustizia sociale, è un'operazione che richiede soldi, e anche per questo, a quei signorotti che vedi e critichi, interessa che non ci siano.

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  2. Se il discorso lo si butta sui soldi che costa allora sarcasticamente penso che gli omosessuali avrebbero diritto ad una riduzione delle tasse, conseguenza della riduzione dei loro diritti come cittadini. Al limite sono i politici a perdere parte della torta, sicuramente non chi si è già sposato, e dubito anche che chi si vuole sposare rischi di ricevere meno soldi/servizi, nel caso di approvazione del pacs-omosessuale.

    Molto cinicamente penso che questa buffonata sia stata montata ad arte dai politici stronzi per continuare a fare le loro porcate distraendo il popolino. Popolino italico che, lo dico chiaro e tondo, stimo quanto un ammasso di merda sul marciapiede: facile da manipolare (qualcuno mi spieghi per favore per quale motivo il difensore della famiglia Casini non si sposa la sua compagna), con la volontà di un lombrico (quando c'è da scendere in piazza lo fa per cani e porci, cause giuste o sbagliate, ci fosse il campionato del mondo della protesta noi italici saremmo i campioni del mondo) e l'intelligenza di un fantatabbozzo ubriaco (questa me la potevo risparmiare ma tutto sommato penso che sia reale).

    p.s.: faccio pubblica ammenda per i toni "molto accesi", resto convinto che i motivi per scendere in piazza e per protestare ci siano, siano tanti, siano davvero seri. Mi manda in bestia vedere però quanto il malessere popolare venga convogliato, da chi può, in direzioni quasi inutili e senza senso... a mio modo di vedere :-P

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  3. mi sembra che la furia ti abbia mandato un po' fuori tema...
    non che non condivida il senso di alcune affermazioni ma altre ("penso che gli omosessuali avrebbero diritto ad una riduzione delle tasse, conseguenza della riduzione dei loro diritti come cittadini") mi sembrano fuori dal mondo. come dire che i sani non pagano più la sanità o quelli senza figli non pagano le scuole.

    detto ciò, guarda che se diventasse un fenomeno diffuso (e potrebbe, se non subito, nel giro di qualche anno) il costo non sarebbe affatto irrisorio e andrebbe a colpire punti già deboli e traballanti del nostro sistema. non se ne vuole parlare perchè dire che si calpestano i diritti di alcuni per questioni di portafoglio è poco "popolare", ma non sottovalutare che un costo c'è. costo che indirettamente colpirebbe anche altri settori. una volta regolamentata l'unione si potrebbero anche intasare i processi civili di separazione se dovesse esserci qualche cavillo a cui attaccarsi in ambito PACS.
    forse effettivamente c'è il solito mangia l'alfiere di mezzo...però personalmente non vedo l'inghippo, non vedo il trucco, che potrebbe voler dire che sono troppo tonto io per vederlo, troppo bravi loro per farsi sgamare....o che magari il trucco non c'è.

    condivido molte perplessità sul popolino, ma penso che a questo giro il popolino non sia estraneo ai fatti e sia in atto uno scontro ideologico fra minoranze, mentre alla gente l'argomento non credo che interessi...

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