23 lug 2007

il post Da Vinci Code

Ieri sera, per noia e per curiosità, io e la mia bella ci siamo guardati il block-buster dell'anno... trattasi del Codice Da Vinci.
Aspettative di vedere un bel film poche, e devo dire che da questo punto di vista, Ron Howard mi sorprende: considerati i tempi di realizzazione il film è quasi ben fatto ed il ritmo discretamente alto; fattori indispensabili per non annoiare.

Ovviamente non è l'aspetto cinematografio che mi ha incuriosito. Il clamore del libro (che non ho letto), lo scandalo sollevato dalla chiesa e teorie complozioniste sparse per il mondo... ora che ho (almeno) un'idea della trama posso dire che sono tutte cazzate colossali, manovre più o meno volontarie per creare il caso "editoriale".

Voglio però, e questo mi sembra molto più interessante, usare lo spunto del film per affrontare un argomento che mi affascina: la natura di Gesù... o meglio, perchè è così importante stabilirne la natura?

Che Gesù abbia calpestato la terra con un guscio biologico (citazione) di apparenza umana sembra chiaro ed indiscutibile. Che abbia o meno una natura divina sembra essere una questione importante.

Dal mio punto di vista (ateo/agnostico... sicuramente superficiale ed ignorante) non capisco la domanda.
Se dovessi pensare al personaggio, lo vedrei come un uomo con idee e valori fantastici. Si è comportato, almeno da un certo momento in poi, come una bella persona, provando a rendere il mondo un posto migliore, e sapendo morire per questo ideale. Da applausi.
Che abbia avuto o meno un fratello di colore ( :-D ) oppure che come uomo, abbia potuto avere figli, provare passioni umane, amare, anche odiare, perchè no, non contrasta (sempre secondo me) con una sua possibile natura divina.
Quale sarebbe il problema ad accettare il fatto che oltre ad essere stato il figlio di dio potesse anche essere un uomo?
Chi mi spiega quello che non capisco?

12 commenti:

  1. Ti definisci ateo/agnostico, ma ce ne fossero di credenti che si fanno tante domande come te!
    Purtroppo per secoli si è affermato che il credente non ha dubbi (o non deve averne), ma non c'è niente di più falso.

    Il Primo Concilio di Nicea cerca di arginare le eresie gnostiche ed ariane ed affronta le questioni cristologiche in base ad una terminologia filosofica di tipo aristotelico. Essenza, sostanza, natura, persona, sono termini su cui si fonda la teologia cristiana, ma che traducono malamente i corrispettivi termini greci, densissimi di significato filosofico.

    Io credo che il credente non debba perdersi in formalismi: Gesù ha senz'altro provato passioni umane, ha amato, ha odiato. Se ha avuto un fratello di colore, o se abbia avuto figli, cambia qualcosa nella mia vita? Tu mi insegni che in ebraico Yeoshua significa "Dio è salvezza". Questo mi basta. O meglio, io parto da questo.
    Non sono i dogmi a salvare il cristiano ma la fede nella resurrezione di Gesù.
    Il primo messaggio degli Apostoli a Gerusalemme dopo la Pentecoste è semplice: la salvezza passa attraverso Gesù crocifisso, morto e risorto.
    Si fa tanto rumore sui cosiddetti Vangeli apocrifi e su ciò che dicono sui primi anni della vita di Gesù. I Vangeli canonici dicono ben poco e forse un motivo esiste: il Vangelo non è la biografia di Gesù di Nazareth, ma è l’annuncio del messaggio di salvezza e il cammino di fede delle prime comunità cristiane.
    Rimanendo nell’ ambito religioso visto con gli occhi di un laico guarda il film “I Giardini dell’Eden” di D’Alatri, in cui si affronta il tema della dimensione umana di Gesù. Trovo che sia un approccio senz'altro più genuino e sincero di quello di Dan Brown.

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  2. Ciao Daniele ed ovviamente, benvenuto da queste parti!
    Il tuo post mi fa uscire da un equivoco e mi fa ritornare a bomba verso il mio vero dilemma sulla fede. Iniziamo a toglierci dall'ambiguità: mi dici che i vangeli non sono una sua biografia ma un annuncio, un messaggio. Questo è sicuramente vero da un punto di vista strettamente religioso, ma, tutto sommato, leggerli (con i dovuti accorgimenti) come un insieme di cronache non dovrebbe farci troppo male. Da credente il messaggio in essi contenuto non dovrebbe essere stravolto, da storico/scienziato/curioso ci ritroviamo una fotografia moderatamente dettagliata della provincia romana in quel periodo, all'interno di questa fotografia si muove il nostro eroe, uomo/dio/semidio che si batte per rendere quell'angolo di impero un mondo migliore.
    Riflettendo su questo punto e su quanto mi dici, riguardo alla salvezza, ho bisogno di capire in che modo, l'accettazione della sua resurrezione, possa condurre alla salvezza, e come questa accettazione possa condurre alla salvezza (come sostengono per esempio gli evangelici che abbiamo conosciuto qua) anche ed eventualmente a dispetto delle "opere"...
    a te la parola :-) (spero...)

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  3. Forse sara' semplicistico ma interpretare il graal come una serie di documenti che dimostrano che esiste una discendenza di gesu' (quindi coppa = utero di donna) mi sembra andare oltre alle intenzioni di celare l'umanita' del personaggio Gesu'... Sbaglio?

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  4. non ho letto il libro nè visto il film, quindi il commento del rampo mi appare oscuro...
    ..il libro mi ispira zero zerello, il film? alla fine vale la pena vederlo? mi ispira pochissimo anche quello...

    sui dubbi religiosi...cosa ti stupisce nel fatto che la natura di gesù sia importante? il messaggio cambia mica poco.
    molti dettagli sono magari meno importanti di quanto i pippari dell'argomento non trovino, ma il fatto che sia un uomo, un dio o un mix è piuttosto fondamentale.
    se non altro lo rederebbe rispettivamente un esempio che indica una strada, LA VERITA', o la verità che indica la strada.

    ...a me sembra un cambio di punto di vista decisamente importante...

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  5. Riformulo: la chiave di interpretazione del complotto e' la manipolazione della storia operata da costantino (ricordo bene? e' l'imperatore giusto?) con il papato a venire: pochi vangeli ma buoni per tenere sotto controllo le masse, nessuna discendenza ad ostacolare il controllo dell'opinione pubblica... Sbaglio? Io ho sempre detto che o Brown e' un genio oppure che sa qualcosa che non e' (non era) a disposizione dei piu'...

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  6. Ok Rampo, chiaro il concetto ma per almeno due motivi divergiamo sulla conclusione:
    - la teoria del megacomplotto millenario mi sembra improbabile, secondo me è molto più facile che a certe situazioni ci si è arrivati più per caso che per volontà;
    - secondo me Brown (lo posso giudicare solo dalla sceneggiatura) è uno scrittore che si è informato bene prima di scrivere, forse è molto acculturato, ma di geniale ho trovato poco... o meglio, lo spunto per costruire una storia discretamente tesa a partire da un quadro di Leonardo è uno sforzo apprezzabile.

    Penso che Daniele abbia colto uno dei miei problemi, ma la mia domanda allora si trasforma, perchè proprio non riesco (o non voglio) accettare l'assolutismo come un punto di partenza razionale.

    Si può accettare che un essere di natura divina (o semidivina) esponga anche degli aspetti della natura umana? Per quale motivo, l'accettare che Gesù abbia potuto avere un figlio, che abbia potuto amare (come noi uomini amiamo), che sia morto (da uomo), è così imbarazzante per il punto di vista strettamente religioso? In cosa, una totale o parziale appartenenza al genere umano sminuisce il suo essere divino?

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  7. Se il tuo dubbio prescinde dalle intenzioni del complotto, o del presunto tale, come mi sembra di capire a questo punto, io generalizzerei (probabilmente sbagliando consapevolmente) dicendo che le chiese normalmente squalificano tutto cio' che e' carnale, sono fatte di gente che sacrifica la propria sessualita' per elevarsi ad essere tramite con dio, mi sembrerebbe piuttosto contraddittorio sottolineare tanta umanita'...

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  8. uhm, eppure la natura anche umana di gesù è importante. è importante perchè altrimenti il fedele direbbe: facile così sei completamente dio...invece la dimensione umana di cristi gli permette di sentire la tentazione (deserto) e il dolore (passione), ma pur con la difficoltà della sua natura umana resta esempio anche in quel senso.

    la sua natura divina indica una verità, come tale tendednzialmente immutabile, non opinabile ecc...

    è la presenza contemporanea dei 2 aspetti la parte più importante.

    la presenza o assenza di figli è apparentemente marginale, ma mi aspetto una serie di possibili problemi nel caso ne avesse, tipo il fatto che come figli di dio dovrebbero essere semidivinità, magari adorati dall'uomo, anche se fossero figli solo della parte umana del personaggio.
    insomma, almeno problemi immensi di idolatria...

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  9. Caro Mark! Il discorso mi appassiona parecchio e sono entrato senza nemmeno bussare...
    Ti chiedo scusa e ti faccio i complimenti per il blog! Anzi più che un blog sembra un Simposio!

    Per risponderti ci vorrebbe un pomeriggio, faccio prima a venire a Milano!

    A voce ho già avuto modo di dirti che l’approccio degli evangelici alla fede fa un po’ l’effetto di una doccia gelata. E non mi riferisco al loro assolutismo o alla loro pretesa di aver ragione, quanto piuttosto al loro formalismo. E tanti atei, scettici o agnostici rimproverano questo ai credenti: non vivono quello che predicano.
    Non giudico le persone che hai incontrato, saranno senz’altro vere e coerenti, ma la fede, qualunque fede, non nasce per aver letto un libro, ma per aver vissuto una esperienza.
    I grandi della fede hanno prima intimamente conosciuto Dio e poi l’hanno studiato.
    E sono quelli che non ti devono convincere, ma ti lasciano a bocca aperta quando parlano.
    Oggi va tanto scrivere best seller su questioni di fede, la gente si appassiona, ma nel mondo la spiritualità non aumenta a scapito del materialismo. Il mio non vuole essere un giudizio di merito, ma la fede non si acquista al supermercato.

    (continua...)

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  10. Rispondo ad entrambi i Danieli, ma prima di tutto vorrei che nessuno si scusasse di "intromissioni": il blog è aperto a tutti e visibile da tutti :-) E comunque penso che Dan Brown sarebbe estremamente sorpreso dalla tematica della discussione alla quale ha dato origine qua: si parla di religione e meno di complotti.

    Dal mio punto di vista di non credente, immaginandomi credente non vedrei contradizioni nella doppia natura di Gesù. Natura divina, portatrice di verità. Natura umana, bè, quanto meno un mezzo per potersi muovere e farsi ascoltare.
    Sarebbe stato molto suggestivo, ma ve lo immaginate se fosse sceso come un angelo per trasmettere questo suo messaggio? Nel contesto della provincia di un Impero pagano, circondata da altri imperi pagani! Un quarto della popolazione si sarebbe suicidata pensando a qualche demone mesopotamico, il quarto di lingua latina avrebbe iniziato a studiarlo per replicarne la struttura in qualche acquedotto per irrigare la penisola arabica, un quarto di dotti avrebbero pensato in greco antico che si trattava di una qualche burla di zeus, resta giusto il quarto ebraico che ci avrebbe potuto credere, ma sarebbe stato sterminato dagli altri tre quarti con o senza motivi validi.
    Invece, ed anche la religione lo accetta, Gesù è stato concepito, è nato, è stato bambino ed è cresciuto. Ha sofferto.
    Queste sono prove, anche nella fede, di un suo aspetto umano. Sicuramente una sua eventuale stirpe potrebbe provocare qualche caso (neppure isolato, visto il personaggio) di idolatria, ma da questo punto di vista non possiamo farci nulla, semplicemente nell'ignoranza della sua discendenza vedo una schiera di adoratori di padre pio e lady d...

    Resta ancora irrisolto, invece, il problema riguardo al dualismo tra fede ed opere (ammetto che da non credente è solo un pretesto per polemizzare :-D ). Può una fede sincera, non accompagnata da opere, portarti alla salvezza?
    La Vera Fede nella resurrezione, porta alla salvezza. Perchè?

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  11. nel caso avessi ancora dubbi, la natura umana e divina in contemporanea di cristo è argomento di fede, non è in dubbio ed è anzi importante che sia così.

    secondo i cattolici (ma esistono un delirio di cristiani non cattolici ognuno con le sue varianti), la salvezza non può prescindere dalle opere.

    mi sbilancio ma non so più se è esattamente vero: ti puoi salvare con le opere senza fede ma non con la fede senza opere. da verificare.
    non saprei dire se e quanto influiscano le intenzioni con cui sono fatte le azioni.

    spezzo una lancia a favore del cattolicesimo: è generalmente molto più ragionevole di quanto non si pensi. ci sono degli scontri clamorosi su dei principi per noi non credenti inaccettabili, per loro fondamentali, ma sono problemi puntuali. in generale i precetti del cattolicesimo non sono una serie folle di sciocchezze, ma sono solo molto facili da irridere, volendolo fare.

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  12. Ciao mark la divinità di Gesù è un dogma e in quanto tale o ci credi o nn ci credi.Se ci credi il fatto straordinario è che DIO si fa uomo e accetta di soffrire per portare alle sue creature(per il cristianesimo si diventa figli di dio solo dopo il battesimo)il proprio messaggio di salvezza senza utilizzare profeti,se nn ci credi Gesù è stato sicuramente un grande uomo da applausi come hai detto tu!Da cattolico credo nella Divinita di Gesù e che la sua ressurezione è stata il prototipo della ressurrezione di tutti i suoi figli alla fine dei tempi anche se nn credo che la via cttolica sia l'unica percorribile credo che DIO donandoci il libero albitrio ci abbia anche concesso più strade da percorrere e citando san PAOLO tutto tende al bene anche il male,quindi l'importante e la ricerca della verita e agli uomini è stata data la possibilità di cercala percorrendo innumerevoli strade.
    Per quanto riguarda il graal vi consiglio di leggere due libri "L'ENIGMA DI SAN GALGANO" e "IL GRANDE LIBRO DEL GRAAL" l'autore è Mario Moiraghi edizioni Ancora,Moiraghi affronta la questione in modo assulutamente nuovo e molto interessante prendendo posizioni decisamente contro sia sull'origine celtica del graal e sia sulle teoie della discendenza di cristo.

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