14 mag 2008

Carfagna, Gazzetta, blog.

Liquiderei il discorso politico Carfagna con un: non avrei mai fatto ministro una che ha giusto un paio d'anni di esperienza come deputato (ma prima o poi l'esperienza dovra' farsela); forse e' un ministro che quanto a pari opportunita' avrebbe qualcosa da dire per quanto ha dato e si sara' data e, non me ne vogliano i suoi fan, perche' resta bella ragazza (un pochino volgarotta, e del resto dall'altra parte dell'obbiettivo non c'era neppure Newton... ad onor di cronaca), ma come tante.
Ecco quindi che sono caduto nella tentazione Carfagna.

Visti da fuori i temi su questo nuovo (?) esecutivo sono sempre i soliti: conflitto di interessi - media, banche, assicurazioni, edilizia -, MAFIA (si, persino qua sappiamo di Borsellino, Mangano, Cuffaro e Falcone), spazzatura (anche se vivendo in Italia non sembra, i rifiuti sono sempre un problema), alitalia (anche se vivendo in Italia non sembra, la commissione Europea sta alzando i toni di fronte al muro di gomma eretto dal nano italiano), e la Carfagna.
Proprio lei. A piu' riprese argomento di satira, ammirazione per le sue forme, nella migliore delle ipotesi la si dipinge come una conservatrice da ventennio nero-meridionale, antifemminismo, rigore, disciplina, chiesa.
La domanda e': cosa ha fatto e dimostrato per stare li?

Salvo notizie e motivazioni piu' precise, direi che rappresenta al 100% il sistema clientelare che l'ha messa sulla poltrona... detto questo, EVVIVA! Avanti i giovani!

Visto che, non mi piace scrivere fesserie, e che prima di scrivere provo ad informarmi, cercando le motivazioni che possono aver spinto il nano playboy a promuovere sul campo questa bella ragazza, mi sono imbattuto su qualche blog. Non sono un buon giornalista e mi sono scordato di tenere i link, ma se vi fate una piccola ricerca, tra foto ose' e programmi elettorali da diciannovesimo secolo li ritroverete. Parecchi post eccedevano nelle critiche, ma dall'altra parte i commenti erano davvero F A N T A S T I CI.
Uno che mi e' rimasto impresso testualmente, lo cito:
"stronzi intelletuali di sinistra schiattate d'invidia perche' lei e' bella e laureata e ministro e invece voi siete dei pirla".

Cio' che piu' mi ha colpito e' stata la totale assenza di punteggiatura.

Cio' che mi ha colpito e' l'inquetante similitudine con i toni dei commenti agli articoli della gazzetta (fatevi un giro, ci sarebbe di che scrivere un trattato di sociologia).

Cio' che mi colpisce e' realizzare quanto questa cultura da stadio si sia infiltrata nella societa' fino a diventarne parte. Quello che si vive oggi in Italia e' il risultato di questo indottrinamento da ultras. Solo cosi' posso spiegare questo costante clima di ostilita' che si respira tra italiani.
L'italiano medio (e noi, caro PD, non siamo italiani medi) si comporta da ultras in molti contesti della sua vita: si vergogna di chiedere, quello che non conosce lo spaventa, segue il branco, raramente sa tenere una conversazione - senza voler imporre il suo (?) credo - e facilmente prova a risolvere con la violenza i suoi problemi, dove la prevaricazione del prossimo, significa terreno guadagnato.

Sbaglio? Esperienze diverse e piu' positive?

Enjoy!
J

8 commenti:

  1. L'italiano medio al bar ("ostaria") di provincia, e' diverso dall'italiano medio in curva allo stadio ("devi moorireee! devi mooorire!!!"), che e' diverso dall'italiano medio fighetto incravattato in ufficio ("ASAP... conference... demand..."), che e' diversa dalla sciura al mercato ("Quant'e'?"), che e' diversa dalla impiegata dell'agenzia dell'entrate ("Non ci posso fare niente"), che e' diversa dalla giovane imprenditrice con la fabbrichetta ("Abbiamo adesso questo nuovo macchinario").
    Tutto per dire che bisognerebbe quanto meno scomporre il problema in sottoproblemi. La super astrazione insita nell'espressione "italiano medio" non puo' che essere una cattiva premessa per l'analisi... Almeno credo.

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  2. touché!

    Questo commento e' invece un'ottima premessa per migliorare il mio pensiero!

    Rifletto, digerisco, elaboro e ... rispondero'...

    Grazie&EnJoy!
    JJ

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  3. Attendo con ansimonia. A prop. Ho deciso di tornare a postare ogni tanto, e c'e' anche stata una mezza dedica alla tua onorevole personcina. :)

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  4. Cori da stadio? Da Colosseo, piuttosto! Se leggi i commenti dei lettori dei quotidiani alle notizie di questi giorni te ne puoi rendere conto.
    Se fosse per loro ci sarebbero già molti patiboli nelle piazze.

    I mass media hanno appena finito di pontificare che Veltroni ha perso il suo elettorato perché si è messo a fare il radical chic.
    Credeva giusto presentarsi come il nuovo Robert Kennedy. Se invece avesse sgombrato con le ruspe le baracche dei Rom lungo l'Aniene gli avrebbero dedicato una squadra equestre.

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  5. bella rampo, felice di vederti anche uscire dal tuo rinato blog e torare a gironzolare :)

    comincio con il rispondere alla tua risposta, va!
    non sono d'accordo.

    l'italiano medio è un concetto su cui io e jj abbiamo già discusso tanto qui che da me. se hai letto quei post conosci almeno il pensiero generale sull'argomento, altrimenti amen, evito di ripetermi all'infinito.

    tu sostieni una distinzione più di dettaglio dei vari tipi di "italiano medio".
    è una strada, effettivamente. è conforme alla tua avversione per le generalizzazioni.
    secondo me, però, affrontare i singoli problemi particolari e sommare le soluzioni non è come affrontare il problema generale.

    un esempio (stupido):
    elenca le categorie di uomini che hanno bisogno di respirare:
    risposta 1) i vivi
    risposta 2) bianchi, gialli, rossi e neri
    risposta 3) italiani, tedeschi, russi, francesi, cinesi ....
    risposta 4) pdepmcp, rampo, jj,simona, dani....

    nota che i "..." non sono leciti nella risposta vera alla domanda

    risposta 1 sceglie un'altra caratteristica su cui basare la categorizzazione, tanto per ricordare che esiste sempre un altro punto di vista.
    le altre 3 sono potenzialmente tutte corrette e per certi versi equivalenti(anche l'elenco di individui lo è nell'accezione che siamo tutti diversi e ciascuno compone quindi la sua categoria).

    cosa si deduce dalle soluzioni?
    2 è un equivalente "facile" di tutti. (e infatti me la sono cavata senza puntini)
    3 difficilmente ti fa capire che stai dicendo tutti: è una risposta che richiede un'interpretazione
    4 ti mette nell'ottica che ciasuna persona sia un caso a sè, quindi chissà se anche alan ha bisogno di respirare.

    cioè le risposte non sono veramente equivalenti.

    stessa cosa qui: è una questione di quota da cui guardi il problema. tu lo guardi da è vicino e vuoi essere + granulare, lui lo guarda da + lontano.

    non è una quesione di compromessi fra punti di vista! qualche volta si tratta di usare il punto di vista giusto: alcuni problemi hanno insito il punto di vista e un ristretto insieme di livelli di generalizzazione.
    io ritengo che il più delle volte la distanza con cui si guarda un problema non abbia però a che fare con la correttezza, ma sia una scelta (politica?) deliberata.

    dalla risposta di jj deduco che è stata inconsapevole, ma è stata comunque una scelta, slegata dalla sua correttezza, ma derivata dalla sua attuale visione del mondo, cioè insita nei filtri con cui vede la realtà in questo periodo.

    fila?



    sul post posso solo dire che a questo giro non mi sono minimamente interessato della formazione del governo (italiano medio?).
    ho scoperto ieri per caso che hanno fatto ministro brunetta. questo mi basta a non voler sapere gli altri sin quando non sarò riuscito a interiorizzare questa botta morale...

    sapere che c'è anche una gnocca che ci mostrerà le tette al tg, mi renderà solo più guardabili i tg nei prossimi giorni!
    rispetto a lei (...e alle tette della Canalis!!!)

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  6. Se vuoi sapere l'altezza media delle montagne del mondo, non importa il punto di vista, fino a che non ti allontani abbastanza per appiattirle a livello del mare, e a non interessarti piu' della loro altezza.
    O fino a che non diventi cosi' piccolo, che comunque non vedrai mai una seconda montagna nella tua vita.

    E' tale la varianza di una serie quasi infinita di parametri, parlando delle persone, per junta, che se esiste una media (e naturalmente potrebbe esistere, in linea di principio) e cosi' davvero poco significativa rispetto alla varianza (intesa come scarto quadratico medio, al quadrato) da far sembrare anche inutile parlarne.

    Se e' vero che le generalizzazioni servono ad esprimere concetti, come dici tu PD, secondo me rimane ben poco utile trarre conclusioni da premesse campate in aria.

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  7. Le pari opportunità secondo il ministro Carfagna: «Penso che l'unico obiettivo dei Gay Pride sia quello di arrivare al riconoscimento ufficiale delle coppie omosessuali, magari equiparate ai matrimoni. E su questo certo non posso esser d'accordo».
    Insomma, per parafrase Orwell, evidentemente c'è qualcuno che è meno pari di altri. Per le altre dichiarazioni, l'articolo sul sito del "Corriere della sera" è all'url: http://www.corriere.it/politica/08_maggio_19/carfagna_78f7180a-2564-11dd-9a1d-00144f486ba6.shtml

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  8. Toccata e fuga, giusto per tornare sul tema Carfagna ed Italiano Medio.

    Sulla Carfagna, GianLuca ha appena sfiorato il problema: a prescindere dalle sue idee di tutela di una minoranza, (e non penso ci sia bisogno di essere grandi statisti per capirlo), questa donna e' incompatibile con il ruolo che dovrebbe rappresentare. A livello di immagine, poi, e' una dimostrazione pratica di quanto una figa (ma anche altri buchi meno convenzionali) usata bene possa contare piu' di un CV meritevole.

    Rampo, rileggendo la tua risposta ho capito dove non siamo d'accordo:
    hai ragione quando descrivi tanti mondi e diverse situazioni, presuntuosamente penso pero' che si possa trattare un minimo comune denominatore comportamentale per tutte queste persone diverse che vivono in Italia, e questo mcd che emerge dalla mia analisi caratterizza un individuo che non mi piace e che disprezzo profondamente, assolutamente allineato e ben rappresentato dal governo che si e' scelto.

    E non condivido neppure il pensiero di pdepm, quando dice che siamo tutti italiani medi: per il fatto che, almeno buona parte, delle persone che racchiudo nella mia intimita', aggiungono a qualche caratteristica in comune dei comportamenti, delle idee, ed una moralita' che li fa emergere da questa massa. Ovviamente penso che tra i medi dell'osteria, i medi dell'ASAP, etc..., ci possono essere degli individui diversi (migliori o peggiori), ma si tratta pur sempre di diversi... non so se sono stato chiaro... in caso, mi rileggero' e precisero' ;-)

    Ad ogni modo, ENJOY!
    JJ

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