13 apr 2007

Sicurezza, il diritto di vivere in pace e la sinistra...

Ultimamente a Milano si è parlato molto di sicurezza (e fatto troppo poco).
Se ne è parlato in campagna elettorale per il sindaco, se ne è parlato quando il sindaco ha portato i cittadini in piazza. In questi giorni si parla di sicurezza anche in relazione alla reazione dei cinesi di via Sarpi.
Sembra infatti che la sinistra milanese abbia lasciato al (centro?)destra l'iniziativa sulla questione "legalità e sicurezza". I pochi politici sinistrorsi che ne parlano restano sul vago, sono avari di idee e soluzioni e si dilettano in esercizi di dialettica sviscerando le cause sociali dei malesseri.
Sarebbe molto bello per tutti che, invece, proprio da sinistra partissero delle idee nuove... progressiste appunto.
Dalla destra in generale e da questa destra milanese in particolare ho visto come unica proposta il manganello e la violenza (fisica e legislativa) contrapposta all'illegalità, vedo ora che l'unica soluzione perseguita è la (demagocica) contrapposizione forze dell'ordine contro delinquenti, dove i delinquenti sono pescati (quando va bene a caso, molte volte in modo mirato) tra gli spacciatori (meglio se extracomunitari nordafricani), i commercianti cinesi di via Sarpi che intasano il traffico, i ragazzi dei centri sociali in quanto drogati e puzzolenti. Mai ho sentito gli esponenti di questa destra scagliarsi con uguale violenza verbale contro i commercianti della milanoBene che usano garzoni in nero, commesse sfruttate, personale del supermercato schiavizzato; ma questi sembrano invece discorsi scomodi che alle persone perbene non ineterssano. Alla stragrande maggioranza dei cittadini milanesi, perbenisti e benpensanti interessa che la città sia pulita, che il parco delle basiliche sia bello e possibilmente senza stranieri.
Ecco perchè sarebbe un bene che a sinistra smettessessero con gli atteggiamenti intellettuali e tornassero a fare politica sul campo, promuovendo ed attuando in tempi brevi quelli che sono i loro cavalli di battaglia, mostrando alla gente che esiste una via pacifica e percorribile, dimostrando che il cinese evasore ed abusivo di via Sarpi è un delinquente in quanto evasore ed abusivo, come lo è il gestore del supermercato meneghino che sfrutta manodopera in nero. Facendo vedere anche una presenza sul territorio diversa dai vari comitati e gruppi (più o meno armati) di legaioli e fascisti.
Attaccamento alle istituzioni, garanzia per la sicurezza e voglia di legalità rappresentano un carro al quale troppe volte la destra si è aggrappata mostrando solo muscoli e stupidità.

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